Palazzo Vialdo e la pizza di Gianfranco Iervolino

Ci sono pizzaioli e pizze che ti conquistano al primo incontro…

Un “colpo di fulmine” culinario che ho provato con il maestro Gianfranco Iervolino, al suo cooking show a “Le strade della mozzarella”, dove diede sfoggio di una fantasia senza pari…

Dopo la sua militanza a Boscotrecase alla pizzeria Lucignolo Bellapizza e poi a Ottaviano a “Villa Giovanna”, Gianfranco Iervolino torna alle origini, a Torre del Greco, nella splendida cornice di Palazzo Vialdo, dove ha già lavorato fino al 2011.

Splendida struttura rimodernata dal patron Vincenzo Di Prisco, divisa su tre piani, con un elegante ingresso con sala bar e saletta per degustare aperitivi, sala esterna e – a breve – con una tavernetta che ospiterà una bella sorpresa.

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Qui, in un ambiente allo stesso tempo elegante e giovanile è possibile gustare sia un ottima cucina  di mare e terra, sia fantastici panini gourmet – merito dello chef Antonio Perna ed i suoi sous Pasquale Farro e Girolamo Oliviero ,  che le pizze del maestro Gianfranco Iervolino, ottimamente coadiuvato dal vice Girolamo Granata, il fornaio Vincenzo Barone e il responsabile dei condimenti Giuseppe Savarese.

Spazziamo via ogni dubbio: la pizza di Gianfranco è sicuramente una delle migliori mai assaggiate, merito di un imposto misto tra farina 00 ed integrale, con altissima idratazione ed una levitazione di almeno 48 ore.
Morbida, con un cornicione molto pronunciato, ma allo stesso tempo leggerissimo. 
Ingredienti di primissima qualità, quali pomodori Gustarosso, Agrigenus, Sapori di Corbara, formaggio Conciato Romano “Le Campestre”, olio evo “Pregio” dop, sono la “ciliegina sulla torta” (anzi sulla pizza) di una pizza che accontenterà i palati più sopraffini.

Il menù preparato da Gianfranco spazia da tutte le pizze classiche a quelle gourmet, dove spiccano senza dubbio la sua “Iervolino” con crema di zucca, code di scampi e lardo, pizza che gli ha permesso di vincere i tre spicchi sulla prestigiosa guida del Gambero Rosso, ed il suo marchio di fabbrica, la “Corbara” con pomodoro di Corbara, Bufala, e confettura di pomodoro di Corbara… un capolavoro.

Nella mia visita, oltre ad un’ ottima frittura con tempura di verdure alla julienne, abbiamo provato la suddetta Corbara e la “Don Fortunato”, con melanzana fritta, vellutata di San Marzano dop. cipolla di Tropea e grattata di ricotta salata.

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Due vere prelibatezze, più delicata e avvolgente la prima, dal sapore più sostenuto la seconda.

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Insomma una esperienza che invito tutti a provare… non ne resterete delusi!!

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